Cit.

"Ascolta il tuo Paziente e ti dirà la sua malattia", trovo che questa frase detta dal Celebre Medico e Psicoanalista Ungherese Micheal Balint, descrive molto bene, in cosa consiste il lavoro che è chiamato a svolgere un professionista della salute mentale, come Psicologo o Psicoterapeuta; poiché c'è da dire che non esistono ricette "pre-confezionate" che vadano bene per tutti, ognuno di noi è diverso dall'altro e va considerato nella sua unicità e globalità. La terapia è fifty fifty, si lavora insieme, ma il nostro compito come professionisti è saper ascoltare e restare a vedere cosa accade, a livello cosciente e inconscio, durante le sedute al fine di aiutare la singola persona alla riscoperta di sé, dei suoi conflitti inconsci e delle sue emozioni e dei suoi desideri più profondi. 

"Il sogno è la via regia verso l'inconscio,il tentato appagamento di un desiderio mascherato"S. Freud (1909).  Ecco come  il Padre della Psicoanalisi descrive, quell'insieme di immagini e simbolismi; dunque la mente resta vigile ed ecco "il pensiero" di notte;  cosicché il "sonno" diventa il guardiano del "sogno". Per esempio, è risaputo che chi soffre di insonnia, aldilà del sintomo, come significato simbolico,in questo caso specifico si fa riferimento alla paura di addormentarsi, per evitare di entrare in contatto con la parte non cosciente.  Durante il mio percorso di analisi personale ho potuto constatare come il sogno sia stato uno strumento prezioso per conoscermi meglio e più in profondità; anche perché la psicoterapia, ha rappresentato per me un valore aggiunto, per la mia crescita personale e professionale. Inoltre anche nel gruppo terapeutico, che continuo a fare a tutt'oggi, il sogno nella seduta di gruppo rappresenta proprio la rappresentazione tangibile e reale del cambiamento psichico del singolo e al contempo anche degli altri componenti del gruppo, che si estende anche al di fuori del contesto terapeutico, per un confronto "nuovo",  verso se stessi e con "l'Altro".